Il maltempo ha solo accentuato gli attacchi di Verticillium
Puglia: allarmante la situazione delle carciofaie in provincia di Brindisi
“La situazione delle carciofaie in provincia di Brindisi (Puglia) è allarmante in quanto la neve del 31 dicembre, prima, e le gelate registrate fino al 21 febbraio con abbondanti piogge, poi, hanno ritardato la crescita delle piante, favorendo lo sviluppo del Verticillium sulle piante propagate per ovuli o carducci e compromettendo così la raccolta primaverile”. Cosimo Corrado, del Vivaio Flli Corrado, spiega così a FreshPlaza il difficile momento per la coltura del carciofo in Puglia.
“Altro discorso – prosegue Corrado – va fatto invece per le nostre piante di Brindisino risanato, che presentano uno sviluppo vegetativo più vigoroso e che, grazie alla propagazione da piante madri sane in fuori suolo, non hanno avuto attacchi da Verticillium. In questo modo è stato possibile rivedere i campi già in produzione dopo soli dieci giorni dalle avversità climatiche, con carciofi di grande qualità e in quantità simili agli anni scorsi (vedi foto). Purtroppo la nostra limitata capacità di propagazione non può colmare l’emergenza della stagione dei carciofi”.
Anche quest’anno, insomma, come accaduto nelle ultime tre campagne, e non solo in Puglia, le condizioni climatiche hanno influenzato lo sviluppo dei carciofi che, essendo tipicamente invernali, mal sopportano i valori termici elevati sopra le medie stagionali. Dalla fine di dicembre fino alla prima decade di gennaio, poi, si sono registrati repentini e bruschi abbassamenti termici (fino a -3° C) che hanno imposto un ulteriore “shock” alle piante.
E così, nei principali areali produttivi del comprensorio di Brindisi, emergono anomalie nello sviluppo delle carciofaie le quali stentano a entrare in produzione o, almeno, non offrono rese produttive sostenibili. Come confermato da Corrado, il problema riguarda in modo più marcato la tipologia Brindisino propagata nel modo classico, ossia per carducci o per ovuli e, in misura minore, le piante di carciofo Brindisino ottenuto da cloni risanati. Sensibilmente migliore la situazione degli ibridi F1 (da seme), anche se con performance vegeto-produttive comunque inferiori alla scorsa stagione.
Nello specifico, per il Carciofo brindisino classico lo sviluppo vegetativo risulta stentato, con piante di taglia ridotta che mostrano aspetto soffrente accompagnato, in alcuni casi, dai sintomi delle principali patologie della coltura.
Migliore la situazione del Brindisino risanato, che presenta sviluppo vegetativo più vigoroso, anche se inferiore all’anno scorso.
“Questo fa capire – conclude Corrado – come le infezioni dovute alla propagazione classica per carducci o ovuli rappresentino, purtroppo, un problema in qualsiasi annata e che il meteo sfavorevole di questo inverno ha solo accentuato tali problematiche. Per questo motivo si riscontra un aumento nelle nostre zone di presenze di carciofi ibridi da seme, che però penalizzano il vero sapore delle nostre antiche varietà, come appunto il Violetto brindisino”.